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16 Giu 2020

Il consultorio e gli adolescenti: ripensare a un servizio dedicato in epoca di COVID e Post-Covid

Il consultorio e gli adolescenti: ripensare a un servizio dedicato in epoca di COVID e Post-Covid

Durante il meeting “Il consultorio e gli adolescenti: ripensare a un servizio dedicato in epoca di COVID e Post-Covid”, svoltosi il 22 Maggio 2020 completamente online, si è parlato in modo approfondito di come il supporto dei consultori durante la Fase 2 e quelle seguenti sia fondamentale per i giovani nella loro crescita consapevole.

Qui si trova il video con la registrazione del webinar.

Al minuto 28:00 del video si può ascoltare il contributo della Dott.ssa Del Bravo che ci parla di “Consultorio per adolescenti: passato, presente e futuro”
Qui qualche estratto dei passaggi più significativi. 

Barbara Del Bravo

Innanzitutto, pare interessante osservare che sempre in periodi di pandemia si sia deciso parlare di questo argomento, impensabile prima di questi eventi eccezionali.

Era infatti il 1986 quando si è cominciato in modo più ampio a parlare ai giovani di sessualità, prevenzione ed educazione sessuale. Anche in quel caso, si è trattato di un altro evento pandemico durante e subito dopo il quale questo processo di informazione ha avuto una accelerazione: il virus dell’HIV.

Si ripresenta oggi l’esigenza di occuparci della fascia di popolazione dei ragazzi adolescenti che hanno bisogno di essere ascoltati ed hanno necessità di trovare informazioni corrette.

Il lavoro in equipe e i suoi benefici sono stati subito largamente apprezzati.
Nei consultori per la prima volta si è sperimentato l’interazione di professionisti che coprissero diverse materie, con uno specifico training formativo comune; si potevano infatti trovare da quel momento in un unico luogo molte figure professionali fondamentali per un approccio sistematico e strutturato:
ginecologo, ostetrica, medico andrologo, endocrinologo, psicologi, assistente sociale, ecc.
Il “Consultorio giovani” ci ha permesso di lavorare con gruppi di consulenti e operatori qualificati e specializzati ed offrire così ai giovani un unico luogo di riferimento che offrisse un approccio combinato.

Il beneficio inoltre si può osservare da entrambi i lati, sia per i giovani che vi si rivolgono, sia per i professionisti che mettono a disposizione la propria esperienza; dal lavoro in equipe arriva infatti un grande accrescimento professionale e personale anche per gli stessi operatori che lavorano con i giovani.

Molte le caratteristiche che le figure professionali coinvolte devono avere:
un atteggiamento di apertura verso le storie e i dubbi che vengono esposti, la predisposizione ad ascoltare le necessità dei ragazzi, senza giudizio, la piena comprensione di essere davanti ad un soggetto in crescita che necessita di percepire fiducia e imparzialità.

Ecco che risulta opportuno che la consulenza avvenga sia nella struttura del consultorio, ma anche negli spazi giovani ad accesso libero e gratuito e nelle scuole.

Ascolta il resto dell’intervento della Dott.ssa Del Bravo e degli altri speakers durante il meeting.
 


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