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05 Ago 2019

MEC (Medical eligibility criteria for contraceptive use) - Criteri medici di idoneità all’uso di contraccettivi

Mec nel contesto della contraccezione

Dopo tre consultazioni durate da Maggio 2013 a Settembre 2014 con il Gruppo di Sviluppo delle Linee guida, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha finalizzato la quinta edizione del MEC (Medical Eligibility Criteria for Contraceptive Use).
Il MEC fa parte di una serie di quattro documenti dell’OMS dedicati al tema della contraccezione, due dedicati ai decisori politici e ai gestori dei servizi di pianificazione familiare e due dedicati all’applicazione delle raccomandazioni nei servizi sanitari.

  • Il documento qui riportato si occupa di individuare “chi” può utilizzare i metodi contraccettivi senza rischi per la propria salute.
  • Il documento sulle Raccomandazioni pratiche selezionate per l’uso di contraccettivi risponde alla domanda “come” usare questi metodi in maniera sicura ed efficace.
  • Il terzo documento è focalizzato sugli strumenti decisionali per clienti e fornitori di servizi di pianificazione familiare; supporta queste categorie di soggetti nel processo della scelta del metodo contraccettivo adatto.
  • Il manuale globale per i fornitori sulla pianificazione familiare fornisce informazioni su come fornire tali servizi.

Di cosa si parla questo documento?

Questo documento rientra in un processo di miglioramento della qualità dei servizi di pianificazione familiare e racchiude raccomandazioni sulla sicurezza di vari metodi contraccettivi, per il loro utilizzo in specifici contesti di salute, come ad esempio l’età, il tempo trascorso dal momento del parto, lo stato di allattamento, disordini venosi di varia natura, storia di malattie cardiovascolari etc.

Tra i metodi presi in esame rientrano, per citare i più comuni e conosciuti, i contraccettivi orali a basso dosaggio, i cerotti combinati, gli anelli vaginali, i contraccettivi a iniezione, le pillole di solo progesterone, impianti, dispositivi intrauterini, metodi di barriera fino anche a metodi come il coito interrotto o la sterilizzazione maschile/femminile.

La sicurezza di ogni metodo contraccettivo è valutata in base al rapporto tra:

  • i potenziali rischi ed effetti collaterali del metodo contraccettivo, con riferimento alla situazione medica dell’individuo
  • la possibilità che le condizioni mediche dell’individuo possano rendere meno efficace il metodo contraccettivo stesso

In base a queste considerazioni, sono state individuate quattro categorie di rischio per permettere di bilanciare la sicurezza del metodo contraccettivo con i benefici di poter evitare una gravidanza indesiderata.

Le quattro categorie possono essere riassunte come segue:

  1. contesto in cui l’utilizzo del contraccettivo non costituisce motivo di rischio per l’individuo
  2. l’utilizzo del contraccettivo presenta lievi rischi, ma il vantaggio dell’utilizzo è maggiore
  3. i rischi superano i vantaggi dell’utilizzo del metodo di contraccezione
  4. contesto in cui il rischio costituito dal contraccettivo è inaccettabile per la salute dell’individuo

 Cosa c’è di nuovo rispetto alle versioni precedenti?

Nella nuova edizione è stata data priorità ad alcuni specifici argomenti selezionati in seguito alle tre consultazioni con il gruppo di sviluppo. In particolare, sono stati evidenziati gli argomenti nei quali emergevano nuove evidenze non esistenti prima, gli argomenti identificati come controversi o di particolare importanza nel campo, quelli per i quali le attuali leggi non sono al passo con le evidenze esistenti, argomenti sollevati dall’OMS nella quarta edizione, nuovi metodi contraccettivi inseriti recentemente e infine, raccomandazioni che mancavano di chiarezza nella quarta edizione.

Gli argomenti che non rientrano in queste categorie non sono stati rivisitati rispetto all’edizione precedente.

A chi è destinato il documento e quali sono i suoi obiettivi?

Dal momento che l’obiettivo del rapporto dell’OMS è quello di migliorare l’accesso e la qualità dei servizi di pianificazione familiare attraverso delle raccomandazioni che possono essere utilizzate per sviluppare o rivisitare linee guida nazionali, il documento si rivolge principalmente a decisori politici, gestori di programmi di pianificazione familiare e alla comunità scientifica.

Negli ultimi 40 anni infatti, nonostante i significativi progressi nello sviluppo di nuove tecnologie contraccettive, le regolamentazioni in alcuni paesi sono tutt’ora basate su studi scientifici di prodotti non più utilizzati o su assunzioni teoriche mai confermate, con conseguenze sulla qualità e sull’accesso ai servizi di pianificazione familiare per gli individui che fanno parte delle categorie prese in esame.

Tuttavia, il rapporto si propone più come una serie di raccomandazioni, che di vere e proprie linee guida, dal momento che la situazione varia notevolmente a seconda del paese di appartenenza.

Puoi trovare il documento intero qui: >> link


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